Amenorree

Cura delle amenorree

L'assenza di mestruazioni può essere provocata da alterazioni organiche dell’utero o, più frequentemente, da alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofiso-ovarico con carenze o anomalie degli ormoni (estrogeni e progesterone) determinanti la crescita e il periodico distacco della mucosa endouterina.

Le alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofiso-ovarico hanno cause, caratteristiche e conseguenze diverse. Le cause sono, raramente, patologie della regione ipotalamica o dell’ipofisi con deficit di gonadotropine, ed eventuale iperproduzione dell’ormone somatotropo o corticotropo o, più frequentemente, della prolattina; ma anche disfunzioni della tiroide oppure delle ghiandole corticosurrenaliche, dovute ad alterazioni genetiche, causa di iperandrogenismo. L'iperproduzione di androgeni può derivare, assai raramente, da tumori del corticosurrene o dell’ovaio.


L'iperandrogenismo è dovuto più spesso ad alterazioni metaboliche, derivanti da sovrappeso e/o eccesso di zuccheri a rapido assorbimento. Tali alterazioni provocano stimolazione eccessiva dell’ovaio, irregolarità mestruali e manifestazioni più o meno nette di iperandrogenismo (seborrea, acne, irsutismo, alopecia) con un quadro ecografico di ovaio micropolicistico .

All’opposto, un bilancio energetico negativo – per difetto nutrizionale, eccesso di sport, sottopeso – rallenta la stimolazione sulle ovaie con assenza del ciclo e, nelle giovanissime, compromissione dell’irrobustimento osseo con rischio di osteoporosi (per carenza di estrogeni e per ridotta produzione dei fattori di crescita): ad esempio la "Triade delle atlete" (carenza alimentare, amenorrea e osteoporosi) e le situazioni di anoressia e para-anoressia. 

La menopausa prematura, con incapacità dell’ovaio a rispondere alle stimolazioni delle gonadotropine, può essere provocata da diversi fattori: di particolare rilievo sono quelli genetici o a base autoimmune, cui possono concomitare patologie autoimmuni alla tiroide e al corticosurrene.


Nell’amenorrea da sottopeso possono essere utili alcune forme di terapie ormonali; tuttavia è da evitare che la terapia dia una falsa impressione di “normalità”, distogliendo dall’affrontare il problema della carenza nutrizionale. 

In caso di ovaio micropolicistico può essere indicato l’impiego di “pillole” ad azione antiandrogenica; anche in tal caso è essenziale l’approccio dietologico.

 In caso di menopausa prematura la terapia deve essere impostata considerando che sono possibili riprese, sia pur transitorie, di funzione ovarica, anche con (remote) possibilità di gravidanza; quindi, a seconda dei casi, terapie con preparati che non impediscano l’eventuale gravidanza, ovvero all’opposto, contraccettivi orali.

Per l’iperprolattinemia e i distiroidismi esistono terapie ad hoc.



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